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CHIARAMIDA Il Canto Gregoriano. Funzioni e Significati: Un approccio multidisciplinare. Armelin Musica

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INDICE DEL VOLUME

Presentazione

Introduzione

Capitolo primo: Nozioni generali

Coordinate storico-critiche

Morfologia del repertorio gregoriano

La salmodia

Le fonti e la tradizione orale

 

 

Capitolo secondo: La liturgia

Definizione e distinzioni terminologiche

L’assemblea liturgica e le sue funzioni

I fedeli

Il celebrante

Il diacono

Il lettore

Il salmista

La schola

L’anno liturgico

La Messa

I recitativi liturgici

I canti dell’ordinarium

Kyrie

Gloria

Credo

Sanctus

Agnus Dei

I canti del proprium

Introito

Graduale

Tratto

Alleluja

Sequenza

Offertorio

Communio

L’Ufficio divino

Versetto

Invitatorio

Inno

Antifona

Salmi e Cantici

Letture

Responsorio

Te Deum

Cantici evangelici,

Antifone mariane

La prassi alternatim

 

I libri liturgici e le edizioni di canto gregoriano

Canti della Messa

Canti dell’Ufficio

Altre edizioni

L’ordinamento liturgico preconciliare

La Messa

L’Ufficio

L’anno liturgico

 

Capitolo terzo: La notazione

L’eclissi della memoria

La notazione adiastematica

Punctun, virga, tractulus,

Pes o podatus,

Clivis,

Porrectus,

Torculus,

Climacus,

Scandicus,

La notazione diastematica

 

Primi elementi di lettura

la grafia fondamentale

Elementi complementari,

Il rigo

La Chiave

Le stanghette

Le alterazioni

La flexa e l’asterisco

La cifra, la lettera e la sigla

 

Variazioni ritmiche ed espressive

Il sistema di nomenclatura

Neumi di conduzione

Oriscus

Pressus

Virga strata

Salicus

 Pes quassus

Adeguamenti della notazione quadrata

Quilisma

Neumi con note all’unisono

Bivirga e trivirga

Strophici

Trigon

Evoluzione della notazione quadrata

 

 

Capitolo quarto: Il ritmo

Considerazioni generali

Il valore delle note

La declamazione del testo

La pronuncia latina

Concetto di sillaba e divisione sillabica

L’accento

Articolazione ritmica e fraseggio testuale

Le cadenze della salmodia semplice dell’Ufficio

 

 

Capitolo quinto: La modalità

Modalità come sistema di classificazione

Modalità come scienza della modalità

La modalità fino al IV secolo (mod. arcaica),

La modalità dal IV all’VIII secolo (mod. evoluta)

L’evoluzione nell’Ufficio e nella Messa

La ristrutturazione del repertorio (VIII secolo)

Classificazione dei canti della Messa

Classificazione di canti dell’Ufficio

Tabula omnia revelans: sintesi delle etimologie di ciascun modo d’octoechos:

La modalità dopo l’VIII secolo,

Gli Invitatori,

I Responsori prolissi,

L’innodia misurata, 1

I canti dell’ordinario della Messa (Kyriale),

Modalità come campo di analisi

Modalità come principio etico

I toni stereotipati della salmodia

I toni in stile sillabico

I toni semiornati

I toni di genere ornato

 

Scala, modo, tono: ambiguità terminologiche

La scala

Il modo

Il tono

Origini storiche dei modi d’octoechos

 

 

Capitolo sesto: Significati sociali

 Il canto gregoriano nell’analisi di J. Shepherd

Significati sociali dell’octoechos

 

 

Capitolo settimo: L’accompagnamento organistico

Presupposti teorici

Focalizzazioni

Armonizzazione e accompagnamento,

Armonia,

Densità armonica,

L’intonazione

Riferimenti

COD: ARMI&C009 Categorie: , , ,
Autore: CHIARAMIDA M.
Editore: ARMELIN
Argomento: CANTO GREGORIANO
Anno: 2022
Pagine: 240
Prodotto esaurito

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Il Canto Gregoriano. Funzioni e Significati: Un approccio multidisciplinare. Presentazione di Federico Del Sordo. 2022, Padova, Armelin Musica

Perché proporre oggi un libro sul canto gregoriano? La valenza delle problematiche che questo repertorio ha suscitato e la molteplicità di punti di vista e approcci analitici che sono in qualche modo legati a esso non possono essere esclusi dai variegati universi di coloro che a vario titolo si occupano di fenomeni musicali, ma anzi ne costituiscono il necessario completameto.

Ecco dunque un testo divulgativo e pluridisciplinare rivolto a una platea eterogenea di tipi: musicisti in senso stretto come organisti, direttori di coro o compositori di musica liturgica ma anche studiosi interessati a discipline più teoriche come la storiografia musicale, la semiologia della musica, la sociologia della musica e simili. Una narrazione “aperta” dunque, volutamente priva di un’unica traiettoria espositiva e caratterizzata dalla rinuncia a un unico centro prospettico in favore di un iter comunicativo pluripolare, dove diversi saperi e competenze si integrano vicendevolmente, lasciando la decodifica delle informazioni al lettore il quale procede in base alle sue precognizioni e alla sua enciclopedia.

Una simile prospettiva epistemologica parte necessariamente dalla considerazione della assoluta preminenza dell’analisi culturale rispetto a qualsiasi altro approccio analitico. Così, accanto ad argomenti abitualmente trattati dai manuali specialistici, si troveranno elementi tradizionalmente marginalizzati dalla musicologia classica: condotte musicali, comportamenti legati alla produzione e alla ricezione musicale, meccanismi soggiacenti alla notazione

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